Educare il bambino e la famiglia per una migliore gestione del prurito e della dermatite atopica

Il prurito, lo sappiamo bene, è uno dei principali sintomi della Dermatite Atopica. Di variabile intensità può essere accompagnato da dolore e bruciore e di solito peggiora con la notte andando a minare così anche il sonno del bambino.

Non c’è quindi da stupirsi che un prurito costante abbia pertanto un impatto negativo non solo sul bambino ma anche sui suoi genitori andando a influenzare le attività quotidiane, le relazioni sociali e la qualità della vita stessa.1

Non solo trattamenti medici

Linee guida nazionali e internazionali sostengono l’importanza di includere, accanto ai trattamenti topici e sistemici, programmi educazionali individuali o di gruppo rivolti ai bambini e alle loro famiglie. Un approccio multidisciplinare che comprende dermatologi, pediatri, psicologi e infermieri uniti per educare, supportare e motivare tutta la famiglia ad una gestione autonoma della malattia.1

Si chiama Educazione Terapeutica del Paziente e l’Organizzazione Mondiale della Sanità la definisce come un processo formativo continuo per far acquisire al paziente (nel nostro caso al bambino e alla sua famiglia) le competenze necessarie per la gestione di una malattia cronica, come ad esempio la Dermatite Atopica.1

Comprende:

  • Un aspetto teorico per spiegare la malattia e la sua evoluzione utilizzando un linguaggio adeguato e comprensibile a tutti1
  • Dimostrazioni pratiche su come fare bendaggi umidi, massaggi etc.1
  • Strategie su come affrontare il prurito (utilizzando tecniche di distrazione diverse a seconda dell’età del bambino e della sua personalità)1
  • Strategie su come affrontare i problemi relativi al sonno1
  • Momenti di ascolto del bambino1
  • Dimostrazioni su come applicare le terapie topiche, parte fondamentale per un migliore controllo del prurito e della Dermatite Atopica in generale1

I bambini di genitori che ricevono infatti un’informazione corretta riguardo alla malattia sono anche quelli più motivati ad aderire meglio alla terapia, ottenendo risultati positivi a lungo termine e contribuendo a migliorare la qualità della vita di tutta la famiglia.1

Tecniche di distrazione

Essere a conoscenza di tecniche di distrazione per distogliere l’attenzione del bambino dal prurito e dalle medicazioni alle volte spiacevoli risulta di fondamentale importanza perché aiuta non solo il bambino ma anche il genitore a sentirsi più rilassato trasmettendo una percezione di maggior controllo del proprio disagio.1 A seconda dell’età e della personalità del bambino diverse tecniche di distrazione potrebbero tornare utili come ad esempio:

  • esercizi di respirazione (dai 3 anni): chiedi al tuo bambino di respirare piano e profondamente. Chiedigli di inspirare profondamente, trattenere il respiro e poi lasciarlo andare. In questo modo si sentirà più rilassato. Per i bambini più piccoli si possono usare delle bolle di sapone. In questo modo il bambino per creare le bolle sarà indotto a respirare e allo stesso tempo sarà distratto dalle bolle che riuscirà a formare2
  • distrazione: scegli qualcosa che piace al tuo bambino come ad esempio un libro, un gioco, un peluche, un video, il fare dei giochi di parole insieme o raccontare storie. Qualcosa che lo distolga dalla paura e dall’ansia. Può essere un gioco attivo o anche semplicemente guardare un cartone animato.2
  • visualizzazione (dai 5 anni in su): fai rilassare il tuo bambino e invitalo ad andare con la propria immaginazione in un luogo o in una situazione piacevole. È importante usare tutti i sensi quindi puoi chiedergli di riferire quali colori riesca a vedere, quali suoni, odori o sapori riesca a percepire o se riesca a toccare qualcosa.2
  • coinvolgimento: i bambini sono tutti diversi e alcuni preferiscono avere la situazione sotto controllo. Essere coinvolti ad esempio durante la medicazione è una forma di distrazione. Il bambino si concentra sull’azione e non sulla spiacevole sensazione. Puoi chiedere al tuo bambino di emularti, facendogli applicare la medicazione, ad esempio, su una bambola mentre tu procedi con la sua.2 

Educazione Terapeutica del Paziente

Ricordati di chiedere al tuo medico curante dove puoi trovare dei corsi di Educazione Terapeutica per andarci insieme al tuo bambino o se vicino al tuo domicilio esiste una così detta

 “Scuola dell’Atopia”,3 centri specializzati dove esperti del campo svolgono un’azione regolare di formazione a chi soffre di Dermatite Atopica.4

Fonti

1. El Hachem M et al. Pruritus in pediatric patients with atopic dermatitis: a multidisciplinary approach-summary document from an Italian expert group. Ital J Pediatr. 2020 Jan 30;46(1):11. doi: 10.1186/s13052-020-0777-9
2. El Hachem M et al. Pruritus in pediatric patients with atopic dermatitis: a multidisciplinary approach-summary document from an Italian expert group. Ital J Pediatr. 2020 Jan 30;46(1):11. doi: 10.1186/s13052-020-0777-9 (Additional file 1_Distractio techniques)
3. https://www.fondationeczema.org/it/informarsi/trova-uno-specialista
4. “La scuola dell’Atopia in Italia”. 4 Congresso di Dermatologia e Venereologia”. C.Gelmetti. C. Colonna





     

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