Il corpo umano ospita più di mille diverse specie di batteri sulla nostra cute. La maggior parte di questi sono batteri definiti commensali che, convivendo pacificamente con il nostro organismo senza arrecare alcun danno, sono fondamentali nel mantenimento di un microbioma (cioè l’insieme di batteri presenti sul nostro corpo) diversificato e contribuiscono ad impedire lo sviluppo di eventuali patologie oppure sostengono i processi di guarigione.1

Come?

  • Occupando le stesse nicchie ecologiche di batteri patogeni e impedendo così a quest’ultimi di colonizzare la nostra cute1
  • Competendo con batteri patogeni andando a secernere componenti antimicrobiche1
  • Modulando il sistema immunitario1

Dunque, l’impatto del microbioma cutaneo sulle malattie dermatologiche sta recentemente riscuotendo sempre maggiore interesse.1

Diversi studi mostrano come in pazienti affetti da Dermatite Atopica:

  • la cute sia popolata prevalentemente dallo Staphylococcus aureus1 a discapito di altri batteri benefici2
  • una minore diversificazione del microbioma cutaneo è stata osservata a livello della cute sia lesionale che non lesionale suggerendo quindi il ruolo centrale rivestito dalle variazioni del microbioma.
  • Il grado di diversificazione del microbioma è inversamente proporzionale alla gravità della malattia

Inoltre, sembra che anche il microbioma intestinale giochi un ruolo importante nella Dermatite Atopia. È stato osservato che in neonati con eczema atopico ci sia una minore presenza di bifidobatteri e scarsa variabilità della microflora intestinale

Pertanto, la modulazione del microbioma a livello della cute e dell’intestino potrebbe diventare in futuro una promettente strategia preventiva o terapeutica per la Dermatite Atopica.

L’utilizzo di probiotici in Dermatologia

  • In una recente meta-analisi sono state osservate diminuzioni significative dell’indice SCORAD in pazienti che avevano ricevuto dei probiotici orali contenenti ceppi batterici tra i quali Lactobacillus fermentum e Lactobacillus salivarius1
  • Uno studio mostra come anche l’applicazione topica di batteri commensali della cute sia in grado di proteggere da batteri patogeni quali S. aureus grazie alla capacità antimicrobica dei batteri commensali1
  • Alcuni studi poi hanno esplorato anche l’utilizzo di batteri commensali intestinali a livello topico mostrando risultati incoraggianti1

Nonostante quindi molti studi siano ancora ad uno stadio iniziale, molti trial hanno dimostrato benefici nell’utilizzo dei probiotici in pazienti affetti da DA.1

 

Fonti

1. Changing our microbiome: probiotics in dermatology. Yu Y, et al. Br J Dermatol. 2020. PMID: 31049923 Review.
2. The microbiome and allergic diseases. A struggle between good and bad microbes. Leung D, Ann Allergy Asthma Immunol. 2019 Mar;122(3):231-232. doi:10.1016/j.anai.2019.01.003. Epub 2019 Jan 9.





     

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